Oggi si celebra la Giornata Nazionale della SLA. La Sclerosi Laterale Amiotrofica, conosciuta anche come “Morbo di Lou Gehrig”, “malattia di Charcot” o “malattia del motoneurone”, è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.
I primi segni della malattia compaiono quando la perdita progressiva dei motoneuroni supera la capacità di compenso dei motoneuroni superstiti fino ad arrivare ad una progressiva perdita di forza muscolare, ma, nella maggior parte dei casi, con risparmio delle funzioni cognitive, sensoriali, sessuali e sfinteriali (vescicali ed intestinali).
Stando ai dati, l’incidenza (il numero di nuovi casi che vengono diagnosticati in un anno) è intorno ai 3 casi ogni 100.000 abitanti/anno e la prevalenza è pari 10 ogni 100.000 abitanti, nei paesi occidentali. La malattia colpisce entrambi i sessi, anche se vi è una lieve preponderanza nel sesso maschile, con un’età media di esordio intorno ai 60-65 anni; l’incidenza aumenta all’aumentare dell’età. Mentre l’incidenza rimane costante, aumenta la prevalenza, cioè il numero di persone che convivono con questa malattia in un determinato momento. Questo aumento è sostanzialmente dovuto al miglioramento dell’assistenza, al generale miglioramento delle condizioni di vita della persona malata, al cambiamento etico/culturale nei confronti delle proprie scelte di vita, di quotidianità.
Attualmente, le cause sono ancora sconosciute, anche se negli ultimi anni è stato riconosciuto un ruolo sempre più importante alla genetica: sono noti soltanto circa 20 geni che possono provocare la SLA, in abbinamento a fattori ‘ambientali’, come l’attività sportiva intensiva (numerosi i calciatori affetti dalla patologia), il fumo e i traumi. La SLA è una malattia difficile da diagnosticare ed a oggi non esiste alcun test o procedura per confermare senza alcun dubbio la diagnosi. E’ attraverso un attento esame clinico, ripetuto nel tempo da parte di un neurologo esperto, e una serie di esami diagnostici per escludere altre patologie, che emerge la diagnosi. La SLA in genere progredisce lentamente e la gravità può variare molto da un paziente all’altro. Al momento non esiste una terapia capace di guarirla, l’unico farmaco approvato è il Riluzolo, la cui assunzione può rallentare la progressione della malattia.
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